La promessa originaria di Internet è stata tradita.
Nata come uno spazio infinito di libertà creativa e partecipazione democratica, questa tecnologia rivoluzionaria si è trasformata in una grande arena in cui tutto è business, e vince chi applica le logiche commerciali più spietate. Ogni azione che oggi compiamo online – come informarci, comunicare, fare amicizia o acquistare qualcosa – rende sempre più ricchi gli oligarchi della rete e finisce per impoverire noi, i suoi abitanti. La rete è stata privatizzata, commercializzata, piattaformizzata, deumanizzata e gentrificata.
In Riavviare il sistema, Valerio Bassan ricostruisce i processi capitalistici che hanno reso Internet un «luogo inabitabile», accompagnandoci in un viaggio ricco di disillusioni e colpi di scena. Nel mettere a nudo le dinamiche e le insidie che si celano dietro i nostri schermi, Bassan indica una possibile via per scardinare questo meccanismo e ricostruire un’Internet più sostenibile e giusta, aiutandoci a capire come mettere in discussione – e ripensare – gli iniqui modelli di business che governano il web.
Il libro denuncia le dinamiche estrattive della pubblicità online e le insidie dei modelli di business basati sullo sfruttamento del lavoro dei creator, raccontando allo stesso tempo le storie di chi sta provando a cambiare le cose dal basso, dando vita a nuove economie basate sulla relazione e sulla collaborazione partecipativa, nel tentativo di riportare Internet alla sua forza originaria.
Per ricostruire un’Internet più sostenibile e più equa dobbiamo, infatti, ripartire dalle basi: il modo in cui decidiamo di investire collettivamente i nostri soldi, la nostra attenzione e il nostro engagement in rete dice molto del tipo di società che vorremmo costruire. È necessario però partire da una nuova consapevolezza: che Internet “siamo noi”, e che il nostro futuro dipende anche dalle scelte digitali che decideremo di compiere, a partire da oggi.
Leggi l’estratto #1
«Internet è una chiavetta USB»
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Leggi l’estratto #2
«La promessa originaria di Internet è stata tradita»
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Leggi l’estratto #3
«La scomparsa dell’umano»
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